martedì 1 maggio 2012

Beati gli ultimi...



Si è concluso il Festival Internazionale del Giornalismo 2012 di Perugia. Un enorme successo, dai numeri davvero significativi (cinquantamila presenze in cinque giorni, mille giornalisti accreditati, cinquanta workshop, cinquemila pagine web visitate, ventimila accessi giornalieri alla sezione video del sito, 180 web tv collegate durante l’intervista ad Ezio Mauro e, soprattutto circa quarantamila tweet).
Christopher Potter, co-organizzatore e compagno della fondatrice dell’evento Arianna Ciccone, analizza i giorni di lavoro e si dice entusiasta, anche se sicuro che tutto questo, almeno per il momento non inciderà nel giornalismo italiano, “l’importante però è seminare…”.
Il dato che più di ogni altro sorprende però è che, ancora una volta, i giornalisti e i reporter, o aspiranti tali, italiani, si sono dimostrati i migliori, per talento e capacità. Per chi vive di questo mestieri e ha una trentina d’anni circa sa bene quale sia la situazione dei giovani giornalisti italiani: sottopagati, sfruttati e, per la maggior parte disoccupati; ma vivere e lottare ogni giorno sembra li abbia resi più forti e li abbia portati a migliorarsi. Saremo pure quelli trattati peggio, però siamo i migliori; una magra, magrissima consolazione, accompagnata dalla speranza che, attraverso queste considerazioni, direttori ed editori non si sentano autorizzati a persistere nel non pagare e sfruttare…

Nessun commento:

Posta un commento