giovedì 15 marzo 2012

E' informazione o sono solo soldi?


Leggo oggi su Repubblica.it un articolo riguardante, ancora una volta, internet e la possibilità per l'AGCOM di oscurare la rete. E mi viene in mente questo video in cui Dario Fo descrive la nostra come "un'epoca in cui il ruolo fondamentale dell'informazione è la disinformazione; si fa di tutto per disinformare". Mi chiedo sempre se la tutela del diritto d'autore sia davvero compatibile con l'informazione. Sono la stessa cosa? Io credo di no, e credo anche che tutelare il diritto d'autore, magari in modo inadeguato al terzo millennio e al web, possa portare al limitare della fruizione della conoscenza e della cultura, ma l'informazione è altro. Una libera informazione è quella che in Italia manca da molto, e non perchè ci sia la censura a tappare la bocca ai giornalisti, ma perchè ormai ci siano troppi iteressi a legare la stampa e la politica, da renderli, o almeno farli sembrare, una cosa sola. Tutelare il diritto d'autore significa davvero limitare l'informazione? O forse i problemi dell'informazione italiana sono da un'altra parte? Il diritto d'autore è solo il riconoscimento della proprietà dell'opera, e quindi la tutela di chi l'ha creata. Sicuramente oggi andrebbe rivista e adattata alle dinamiche web, forse negli ultimi anni è stata utilizzata da case editrici e discografiche in modo errato, ma non c'entra con la libertà di informazione. Credo che un film, un cd o un libro debbano essere patati, certamente di meno, ma essere pagati; è troppo comodo voler vedere film gratis scaricandoli da web e ergersi a paladino della giustizia e della libertà di stampa. Ma una corretta informazione, la stessa di cui sentiamo tanto la mancanza, non è questa, fatta da chi, troppo spesso, parla a sproposito e lancia messaggi errati ma che, come sappiamo, riescono a fare breccia nella coscienza della gente.

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